Più trascorre il tempo e più si intensificano le lamentele a fronte dei vari disservizi e condizioni di degrado che sono presenti lungo il tratto di pista ciclo pedonale che costeggia il Lago di Canterno.
Vista la nostra non conoscenza delle competenze su questo tratto di pista, abbiamo fatto qualche ricerca in rete e i risultati trovati li alleghiamo in foto.
Quello che abbiamo potuto capire nel leggere il bando di gara della XII Comunità Montana, salvo successive e differenti disposizioni, è che l’aggiudicatario della gara avrebbe dovuto prendersi cura della pista ciclo pedonale e non solo.
La realtà, unica ed inequivocabile voce di giudizio, riflette una situazione a dir poco catastrofica. Sembrerebbe quasi il risultato di una vessazione ben costruita atta alla sottomissione popolare a sistemi di degrado, con l’aggravante di reprime il concetto di eguaglianza, come riportato in ogni aula di Tribunale “La Legge è Uguale per Tutti”.
Basta soffermarsi nel riflettere sull’attuale porzione di pista ciclopedonale interessata da una frana. Sono ormai diversi mesi che è li confinata da alcuni tondini di ferro e qualche metro di nastro segnaletico bianco/rosso.
· Ma è possibile che debba accadere il peggio per inviare due operai con qualche asse di legno e quantomeno realizzare un idoneo parapetto di sicurezza anticaduta?
· E’ questo il modo di insegnare la buona condotta?
· Possibile che in quel tratto di strada non sia passato nessun personaggio facente capo a organi istituzionali?
Si fa a fatica a digerire questo modus operandi, per di più, nonostante le lettere inviate ai vari organi istituzionali del territorio avvisandoli del pericolo.